Chi siamo

L’associazione Una cuccia per la Vita, nasce così:

LA PERRERA DI GRANADA SACRIFICA, ovvero UCCIDE, PIU’ DI 3000 CANI OGNI ANNO

Questo il titolo dell’articolo uscito nel 2007 che è capitato sotto gli occhi della nostra volontaria italiana che si trovava a Granada. L’articolo recitava:

“Una iniezione di pentotal analgesico e l’animale smette di respirare. La Sociedad Protectora de Animales (questo il nome bizzarro che si è scelta!) non utilizza altro “rimedio” come soluzione al randagismo se non realizzare questo macabro rito più di tremila volte l’anno (stiamo parlando del 2007). La signora deputata provinciale Belen Navarro rispondeva al cronista: “la legge ci obbliga a tenerli 10 giorni, dopodiché non abbiamo altra soluzione che ucciderli”. Dai 7000 animali uccisi ogni anno si è passati ai 3000 del 2007”. Nel trafiletto in basso, il responsabile della perrera scriveva con orgoglio che si tratta della migliore perrera di Spagna.

L’aspettativa di vita di un randagio in una perrera spagnola è quindi il nulla. 

Se non viene riscattato entro un breve lasso di tempo finirà in cenere: ucciso con un’iniezione letale, quando non sarà finito a bastonate come accade nelle peggiori perreras. Il più sfortunato finirà vivo nel forno crematorio. Per l’unica colpa di essere nato.

Aiutateci a salvar loro la vita.

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Da allora ad oggi la nostra Associazione ha salvato oltre 1000 fra cani e gatti, riuscendo poi a trovare a ciascuno una famiglia, una “cuccia per la vita”.

Noi salviamo gli ultimi, i dimenticati. Ci hanno chiamato “il gruppo dei miracoli”.

Oggi siamo impegnati anche in Italia, interveniamo nelle situazioni di estremo disagio, prevalentemente nel Sud Italia e ci occupiamo di realtà locali nelle Marche, in Veneto e in Emilia Romagna.

Se vuoi conoscerci, scrivici a info@unacucciaperlavita.it